
“Una vita vissuta a fior d’acqua”
Cees Nooteboom, uno dei principali scrittori olandesi contemporanei, definisce l’Olanda come “una terra di navigatori che cammina dentro il mare“. Questa frase illustra alla perfezione lo spirito con il quale gli olandesi affrontano il loro rapporto con l’acqua, un rapporto continuo e di amore, sopratutto perchè vitale. Tale rapporto di amore profondo lo si ritrova anche e sopratutto ad Amsterdam, una delle città più conosciute al mondo, la cosiddetta “Venezia del Nord“.
Amsterdam, il cui nome deriva da “la diga sull’Amstel“, è una città cosmopolita e anticonformista che sa conciliare i contrasti più stridenti; si trova a 3m sotto il livello del mare ed è una città fatta di isole, di canali, di case costruite su una foresta di pali e un complesso sistema di chiuse ideata per mantenerli nell’acqua.
Il nucleo della città sorse accanto alla prima diga eretta nel 1222 sull’estuario del fiume IJ alla confluenza con l’Amstel. Il primo insediamento fu un modesto villagio di pescatori chiamato Amstelledamme, “diga sull’Amstel“, da cui poi il nome Amsterdam.
Amsterdam è una città ricca di fascino: lo sguardo si perde davanti ad una distesa infinita di tetti rossi, al verde dei giardini e alla cintura dei suoi canali (grachten); il legno e l’acqua, l’armonia della pietra, le banchine pavimentate con blocchetti di porfido, i lampioni di ghisa, tutto contribuisce a fare di Amsterdam la città più bella dei Paesi Bassi.
Amsterdam è una città che merita scoprire anche a piedi: scendendo dal campanile Wester Kerk, che offre uno stupendo panorama sulla città, si può passeggiare fra banchine e strade, attraversare i ponti, scoprire i piccoli angoli di questa ragnatela, fino a trovare un ristorante inatteso e “zellig“, confortevole e ovattato.